Come aiutare un ragazzo che reagisce nervosamente ai propri errori?

17/02/2023

Federica mi chiede come può aiutare suo figlio Davide (15 anni e gioca da quando ne aveva 10) che vede reagire in modo “nervoso” ad un suo errore.

Prima cosa, grazie, l’argomento è cosi interessante, perché frequente e contemporaneamente occasione di osservazione e pensiero.

Il gioco è composizione di azioni positive e negative, e chi “vince” è chi ha fatto meno errori.

Il comportamento post errore è una qualità importante a livello individuale e a livello di squadra.

Punto di partenza è il sapere che l’errore fa parte del gioco. Dividerei gli errori in due macro categorie, l’errore di atteggiamento e l’errore tecnico.

Errore di atteggiamento. Aiutare Davide a farsi domande per capire come si vedeva (e non si piaceva) e quali erano i suoi pensieri e le sue sensazioni.

Errore tecnico. È occasione di miglioramento. Non fermarsi al tiro che entrato o che esce. Tutto bene nel primo caso, tutto sbagliato nel secondo. Capire se il gesto era il suo. Con la collaborazione dell’allenatore come curare ogni dettaglio. Pensare che anche Steph Curry qualche volta ha fatto 0 su 10 da 3. La fotografia di un errore è il punto di partenza di un miglioramento.

Allargare le braccia o scuotere la testa perchè la palla non è entrata non sono utili. Ma, Federica, dire che sono sbagliati non penso sia passaggio utile, Davide lo sa già. Provare ad aiutarlo a farsi domande può farlo sentire protagonista.