Come rispondere ad un genitore che si lamenta direttamente e indirettamente del (non sufficiente) spazio di gioco concesso al figlio?

10/02/2023

Davide mi chiede come rispondere ad un genitore che si lamenta direttamente e indirettamente del (non sufficiente) spazio di gioco concesso al figlio. Argomento importante e frequente, da non liquidare con la ( terribile) affermazione, “il giocatore ideale dovrebbe essere orfano”.

Alleniamo ragazzi e ragazze, che grazie anche alla disponibilità dei loro genitori riescono ad essere in palestra, organizzando e incastrando ogni tempo della giornata. Non dimentichiamolo mai.

Il passaggio dovrebbe essere creare cultura attorno alla nostra attività. Come? Semplicemente parlando e comunicando di come l’esigenza del campo (e di conseguenza chi gioca, chi magari non viene convocato) porta a scelte che non possono non essere prese, come ogni campo della vita. Aggiungendo che il basket è sport di squadra, un’occasione importante per ogni ragazzo e ragazza che gioca ha la possibilità di conoscere (e formarsi) attorno a quelle soft skills (attenzione al dettaglio, creatività, Problem solving, comunicazione…) che sempre più vengono cercate in ogni mercato del lavoro.

Cambiamo l’oggetto della nostra comunicazione, non parliamo più di quanti punti hanno fatto Matteo o Federica, di chi ha giocato bene o male, parliamo di quanto è occasione formazione la nostra esperienza sul 28 per 15, e attorno.