Mauro Berti, ex ispettore della Polizia di Stato che per oltre 25 anni si è occupato di Cyberbullismo e Pedofilia in rete, docente universitario e autore di diversi libri sul tema, ha incontrato i ragazzi e le ragazze del settore giovanile per parlare di identità digitale, cyberbullismo, empatia e consapevolezza online. Quello svolto venerdì 13 settembre presso Villa S. Ignazio è stato il primo di due incontri sul tema. Venerdì 4 ottobre, infatti, Berti incontrerà i ragazzi nati nel 2011-2012, declinando le stesse tematiche per un pubblico ancora più giovane.
Nel corso del suo intervento Berti ha condiviso riflessioni, norme e consigli, partendo da casi drammatici vissuti in prima persona. Queste storie hanno aiutato i ragazzi a comprendere meglio ciò che sui social non viene mostrato e come gestire con consapevolezza i rischi in cui possono incorrere, senza sentirsi soli o abbandonati.
Se da un lato sui social si tende a mostrare solo il “lato sorridente” della vita, nella realtà di tutti gli adolescenti trovano spazio disagi, sensazioni e veri e propri pericoli che non vengono né mostrati né gestiti. La solitudine, in un mondo di interconnessioni e istantaneità, è diventata una costante.
Chiedere aiuto o consiglio, in conclusione, non diventa un tabù ma lo strumento più efficace per affrontare i rischi prima che si trasformino in problemi, anche potenzialmente drammatici.
Un’occasione per fare domande, conoscere e raccogliere dati. Perché, online, le parole e le azioni lasciano sempre una traccia.